LichiaAmia |
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| Ciao Fabio! È una tecnica nata nelle acque interne per la pesca ai predatori, ma a quanto ho capito è utilizzabile anche in mare. Si tratta di una montatura costituita da una speciale imbragatura per un pesciolino morto e da un piombo. Una parte dell'imbragatura si inserisce nella bocca del pesciolino ed un'altra sarà invece fatta passare dalle branchie, e poi questa stessa andrà a chiudere la bocca al pesce. Il vero e proprio terminale che permette di ferrare è costituito da due ancorette che verranno appunto fissate al pesce. So che non s'è capito molto, per semplificare le cose incollo un link dove appunto descrivono questa montatura e come autocostruirsela www.webalice.it/p.gianpaolo/morto%20manovrato.htmmi è sembrata la migliore spiegazione sul web, ho trovato anche un video però il montaggio dell'imbragatura è un po troppo "grossolano" a parere mio, metti anche che invece delle ancorette, secondo me troppo visibili, userei dei beack sottopelle ...in ogni caso mi piacerebbe provarla, specialmente se non riesco a reperire vivo. Mettendo da parte l'innesco vorrei parlare della tecnica di pesca, in pratica una sorta di spinning fatto più lento e soprattutto bisognerebbe cercare di simulare il movimento di un pesce ferito. Magari si potrebbe obiettare l'efficacia di questa tecnica perché con lo spinning si riesce a coprire un'uguale porzione di costa in minor tempo per la velocità ed il tipo di recupero, però secondo me con il pesciolino morto entra in gioco anche il richiamo olfattivo...tu che dici? Pensi sia una buona alternativa (dal punto di vista teorico ) alla pesca col vivo?
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