In questo periodo di passaggio fare il vivo e' davvero un'impresa qua in Sicilia sud orientale., i sugarelli e gli sgombri eccetto rari casi di bonaccia all'alba sembrano proprio scomparsi.
E' troppo presto anche per le seppie che come da copione entreranno a fine gennaio.
Che esca si fa?
La soluzione, forse l'unica veloce da realizzare e' il cefalo.
L'appuntamento e' con un nuovo amico che ha voglia di vedere in diretta la prepotente partenza di una ricciola.
Con Adriano la mattinata comincia davvero male, la pastella gia' confezionata da una ditta del settore non ne vuol sapere di amalgamarsi, rimane friabile e granulosa, sicuramente sara' piena di disgregante ma, nessuno ha pensato bene di scriverlo nell'etichetta inducendo il consumatore a comperare un prodotto sbagliato o al massimo idoneo ad una pasturazione di superficie.
Adriano si arma di volonta' ed alle 8 di mattina si rimette in macchina e compra al supermercato 1 kg di farina, sperando incolli bene la pastella.
Finalmente in notevolissimo ritardo rispetto la prevista tabella di marcia alle 9 siamo in pesca, i cefali sembrano collaborare ma la taglia e' esigua.
Ne facciamo 4, di cui il piu' grosso non arriva ai 4 etti.
Attendiamo ancora un po, speriamo di prendere qualche bel cefalo di taglia che ci faccia ben insidiare la big ricciola ma passera' ancora un'ora e di tocche non resta che un lontano ricordo.
Io comincio ad andare in frenesia alieutica, ho la smania, e' quai mezzo giorno e siamo ancora a terra... la decisione e' veloce...partiamo, andiamo al pontile e partiamo, ci aspettano ancora 7 miglia di navigazione.
Arrivati sullo spot calo due insidie, una a fondo dedicata a qualche dentice ed una a mezz'acqua col cefalo piu' grosso dedicato alla regina.
Traineremo in tutti i sommi di mia conoscenza, perlustrero' tutte le batimetriche senza lasciare nulla al caso ma attorno a noi c'e' il vuoto assoluto, non ci sono mangianze , non ci sono marcature, non c'e' proprio nulla.
Sono oramai quasi le 16, tra un'ora il sole tramontera' ed io non mi do pace.
Una decisione improvvisa mi fa recuperare entrambe le canne, i cefali sono ancora magnifici, sono vitali quanto prima se non di piu'... li metto innescati nella vasca del vivo e mi dirigo velocemente su di una piccola secca a 3 miglia di distanza verso la strada di casa.
Inizialmente calo entrambe le canne con la medesima configurazione di prima e sono i 4 sommi di mia conoscenza.
Mi rendo conto che sull'ultimo waypoint c'e' la presenza di mangianza subito seguita da diversi archi, il che vuol dire soamente una cosa...ricciole!!!
Mi accanisco sullo stesso punto, recupero una canna in modo tale da poter virare anche bruscamente e sondare per bene il punto delle marcature.
Faro' 4 passaggi, ad ogni passaggio calo l'insidia cercando di farla passare proprio davanti il muso delle lole.
Il 4° ed ultimo passaggio sono quasi rassegnato, ormai il tramonto sta quasi per terminare e decido di far lavorare il cefalo ad 1 mt dal fondo rischiando l'arrocco sulla cigliata, ma e' proprio cosi' basse che dovevano stare queste riccioel?
Ecco, ci siamo, stiamo passando sopra le marcature.. dico ad Adriano che se va a vuoto questa passata smontiamo ed andiamo a casa.
Non faccio in tempo a dirglielo che la canna si flette progressivamente ferro d'istinto ed e' strike!!
La reazione e' violenta, credo fermamente di aver allamato una ricciola over 15 kg, non ne vuole sapere di staccarsi dal fondo e mi faro' aiutare dal motore per allontanare il pesce da pericolosi scogli.
Tutto procede bene, il pesce nonostante mantenga il fondo sembra collaborare, ogni tanto fa una bella fuga ma riesco facilmente a contrastarla.
Durante il recupero degli ultimi metri comincio ad avere qualche dubbio, mi aspettavo la seconda poderosa fuga della ricciola macio' non avviene... il pesce sale e pompandolo si avvertono solamente poderose testate.
Chiamo ad adriano dicendogli di passarmi il raffio, ecco la vedo... una bella macchia bianca emerge dal blu.
Cerco di mettere a fuoco e non credo ai miei occhi, non e' una ricciola ma una bella cernia bianca che si e' fatta fregare da questo bel cefalotto.
Sicuramente la cernia avra' visto passare il cefalo varie volte finche' infastidita dalla sua incoscienza ha deciso di dargli una lezione
Che dire, sono veramente rimasto sbalordito di questa cattura e devo dire che questa bianca ha combattuto egregiamente.
Non finiro' mai di ringraziare il nostro mediterraneo.
Alla prossima
Nicola Romano
Adrianuccio con la cernia in braccio