Salve a tutti ragazzi! pensavo un po alla mia prossima pescata,così mi è venuto in mente un episodio al quale assistetti tempo fa, che mi porta anche oggi a parlarvi di un'esca reperibile facilmente,quasi sconosciuta (almeno dalle mie parti) ed in base a quanto ho visto,abbastanza valida. Tutto accadde qualche mese fa (giugno-luglio),quel giorno decisi di "esplorare" la spiaggia la mattina presto,una spiaggia sabbiosa a bassa energia,per cercare di scorgere qualche cacciata che avrebbe dato l'inizio alla stagione per il serra,che quest'anno sembrava non voler più arrivare. Passeggiando deluso senza aver assistito a nulla di interessante,vedo un signore sulla cinquantina con una canna da pesca ed accanto un barattolo di un qualcosa non identificato. A questo punto decido di avvicinarmi,chiedo al signore se potevo in qualche modo infastidirlo nel sedermi li vicino,mi risponde "hai vogghia,po stari",che tradotto significa "hai voglia,puoi stare" ed immediatamente butto l'occhio nel barattolo,rimanendo un po stupito...c'erano solo e soltanto...telline...al che penserete "vabbè ma se attacchiamo tutto all'amo,dando queste cose ai pesci,noi che magnamo?",e c'avete anche ragione! "avanti su! cosa si prenderà mai con queste!?" pensai tra me e me...passarono 10 minuti eppure qualcosa accade,la canna segnò le tocche di qualcosa,il signore diede una leggera ferrata e recuperò lentamente,cosa videro i miei occhi? Una mormora sulla ventina di centimetri,non grossa ma sempre meglio della calma più assoluta! a questo punto aguzzai la vista e guardai l'innesco,ma il signore mi beccò e mi disse "veni cca (vieni qua)",mi lasciò guardare l'innesco. Inizialmente sgusciò 6 telline,poi le infilzò con l'amo e lanciò. Gli dissi (discretamente,giusto per non rompergli le scatole) che forse con il filo elastico sarebbe stato meglio,in quanto l'innesco avrebbe retto di più al lancio e con mia grande sorpresa scoprii che lui sconosceva il filo elastico,mi disse sorridendo che suo padre gli aveva insegnato così e funzionava a volte meglio dell'arenicola perché da noi le mormore trovano queste,quindi lui faceva così...e mi pare giusto. Passa una mezz'oretta stavolta e recupera un'altra mormora,appena più piccola,apre il secchio sul quale era seduto (nel quale parevano esserci anche tracine e qualche altra mormora),mette dentro il pesce e risistema l'innesco e via. Per altri venti minuti circa nulla,recupera senza ritrovare l'esca,probabilmente divorata dalla minutaglia,a questo punto però guardo l'orologio che segnava le 9,cavolo avevo dimenticato l'impegno della giornata,lo saluto ringraziandolo per avermi concesso parte del suo tempo e della sua conoscenza,e scappo via. Che dire,davvero affascinante quest'esca,la prossima volta,se le onde porteranno questi bivalvi a riva,li innescherò e proverò data la massiccia presenza di telline dalle mia parti,e chissà se non mi capiterà qualche bella mormora. Conoscevate quest'esca? Se si magari potrete insegnare di più a chi come me non la conosceva affatto,altrimenti ragazzi...beh,tentar non nuoce no? Spero sempre di ispirarvi positivamente quando vi parlo delle esche "povere",un caloroso saluto a tutti!
Dario