La patella, inneschi ed utilizzi

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Mako Shark
view post Posted on 13/10/2012, 13:56




Arrivano le prime mareggiate(qualcuna già c'è stata) le onde sbattono forte e staccano i piccoli organismi dal fondo,dagli scogli ed è il momento di rivedere il nostro parco esche. Vorrei condividere con voi un'esca che spesso viene sottovalutata,la patella. Esatto!quel simpatico e delizioso(specialmente in tavola) mollusco che passa la sua vita attaccata agli scogli nutrendosi di alghe. È di facile reperibilità (basta andare in una qualunque scogliera e staccarle dalle roccie con l'ausilio del nostro fedele coltello) e soprattutto è apprezzata da molte specie ittiche che frequentano le scogliere. Andiamo prima all'innesco più generico,quello senza guscio,adatto per orate,saraghi,pesci pappagallo,donzelle,tordi,scorfani e così via...bisognerà anzitutto cercare di staccare il mollusco dalla conchiglia senza danneggiare gli organi interni e farlo passare due volte dall'amo che sarà tra il 10 ed il 4,preferibilmente beack(un pesce pappagallo,un'orata od un sarago di 30 cm piegano senza problemi i crystal e gli aberdeen). Quest'innesco presenta due soli problemi,il primo è che se i pesci staccano via dall'esca le interiora,questa perde in attrattività e verrà attaccata solo se i pesci la vedranno,quindi in tali casi converrà sostituire l'esca,il secondo è che non seleziona specie e taglia.

Eccovi il link con immagine di innesco senza guscio http://imageshack.us/photo/my-images/341/image1fj.gif/ scusate per la qualità del disegno ma non sono Giotto :D

Andiamo ora ad un innesco decisamente più interessante,date le possibilità di cattura che offre,cioè quello della patella intera. Quest'innesco è adatto per la pesca ad orate e saraghi di buona taglia,dato che solo gli esemplari più importanti riescono a rompere il guscio shiacciandolo tra le loro possenti mandibole. Possiamo suddividere in tre fasi l'innesco:

-Fase 1: buchiamo il guscio con l'aiuto del coltello,in modo da far passare il nostro amo(un robusto beack a filo sottile n°4-1) dal buco creato.

-Fase 2: sgusciamo 1-2 patelle,che faranno da richiamo olfattivo e le inneschiamo lasciando la punta libera.

Links delle prime due fasi: http://imageshack.us/photo/my-images/145/image2a.gif/

-Fase 3: infilziamo la punta nella patella intera(volendo si possono dare 2-3 giri di filo elastico,ma non è proprio necessario),lanciamo ed aspettiamo,aspettiamo ed aspettiamo.

Link innesco finito: http://imageshack.us/photo/my-images/24/image3x.gif/ si lo so Giotto,Botticelli e tanti altri mi appariranno in sogno e mi riempiranno di mazzate :D

Aggiungo che da terra quest'ultimo innesco può essere utilizzato con successo solo durante le mareggiate ed in scaduta,e soprattutto solo in scogliere sia miste che non,oppure in spiaggie in prossimità di scogliere. Nella pesca dalla barca viene utilizzata in entrambe le versioni come esca da bolentino a saraghi ed orate(come alternativa a cozze e granchi). Inoltre in entrambi i casi è meglio utilizzare un terminale in fluorocarbon. Spero che questo mio breve articolo sia stato di vostro gradimento e soprattutto che vi risulti utile per trovare nuovi spunti.Dario
 
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Amedeo Monopoli
view post Posted on 13/10/2012, 14:58




la patella, si quando ero piccolo e andavo a pesca squattrinato era un esca molto utilizzata da me, facile da reperire e costo zero, però nonnricordo di averci preso mai niente di apprezzabile........

mi piacerebbe sapere di più. cmq da provare.

l'innesco sembra semplice dafare l'unica cosa che mi lascia perplesso è che secondo me così facendolo il guscio tagliato o forato, logori il filo provocandone la rottura..... mi sbaglio o c'è qualche passaggio che impedisce ciò?
 
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Mako Shark
view post Posted on 13/10/2012, 15:50




Era la stessa perplessità che avevo io qualche anno fa,ma dopo aver visto le capacità di un saragone sul mio innesco mi sono ricreduto(dico sarago perché orate da me non ce ne sono),del guscio non rimane quasi nulla,al massimo resta il pezzetto sul filo,ma non viene logorato il filo perché per allamarsi il pesce deve rompere la parte centrale del guscio,ed il filo si mette dritto perché il pezzo rimanente di guscio non viene trattenuto da nulla ed è libero di roteare,non so se ho reso l'idea...in ogni caso per mettermi al sicuro uso del fluorocarbon,altrimenti se proprio non ti fidi di quel giro puoi provare a farlo passare dal buco,inneschi la patella senza guscio,agganci direttamente alla patella con guscio,qualche giro di filo elastico e via. Quel giro evita l'utilizzo del filo elastico permettendo lanci sicuri senza che l'esca si stacchi. Ah dimenticavo! non necessita di lanci lunghissimi nei primi 20-30 metri lavora egregiamente. In ogni caso conviene avere due canne alla ricerca della preda di taglia tipo granchio-patella perché ho potuto constatare l'anno scorso che il sarago tra queste due esche a volte preferiva l'una a volte l'altra.
 
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view post Posted on 13/10/2012, 16:18
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E' un'esca che secondo me può dare parecchio, non conoscevo questa modalità di innesco, davvero interessante!
Grazie per averlo condiviso con noi :)
 
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Nicola Romano
view post Posted on 13/10/2012, 16:59




E' un'esca che ho utilizzato solo una volta su scogliera misto sabbia e alla ricerca di saraghi, quindi con ami beck e mare molto mosso.
Avevo due canne, una a bibi ed una a patella.
Premetto che ho fatti una sorta di tandem con 3 patelle ed ho raggruppato con filo elastico.
Quella sera i saraghi hanno mangiato esclusivamente sul bibi ma con una sola uscita all'attivo non posso dire che nn funzioni.
La prossima uscita, anche spronato da questo tuo post, cerchero' di utilizzarla per ricredermi. :)
 
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Mako Shark
view post Posted on 13/10/2012, 17:20




CITAZIONE
E' un'esca che secondo me può dare parecchio, non conoscevo questa modalità di innesco, davvero interessante!
Grazie per averlo condiviso con noi

È sempre un grandissimo piacere! :D


CITAZIONE
Quella sera i saraghi hanno mangiato esclusivamente sul bibi

Nicola le condizioni da te descritte mi sembrano perfette,c'è da capire se le interiora erano ancora attaccate o meno al recupero,perché se erano assenti probabilmente la minutaglia(che personalmente nelle scogliere ho sempre trovato) può averle mangiate,per questo conviene lanciare non troppo lontano. Tu sai meglio di me che i saraghi in mezzo alla turbolenza sono a casa loro,mentre i pescetti cercano zone più profonde e riparate per non essere disorientati dalle onde e mangiati da un qualche predone,quindi l'esca consiglio di piazzarla nei punti in cui la turbolenza è maggiore,o meglio ancora se la scogliera o la spiaggia presentano fondali bassi con qualche frangente vicino la costa,lancia in prossimità del frangente.Dalle mie parti funziona più del granchio,e per i saraghi è superata solo dal gambero e dall'acciuga che però selezionano meno la taglia.
 
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view post Posted on 13/10/2012, 21:34
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una delle prime esche usate assieme alla lumaca di mare...tanti sparlotti e una botta di culo del mio vecchio con una bella orata..poi accantonata per mille motivi..ma l'altro giorno pensavo proprio a loro guardando degli scogli dove non ne vedevo manco una! :blink:
 
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15Surprises
view post Posted on 13/10/2012, 22:20




Bel post, mi hai fatto venir voglia di provarla, anche perché non l'ho mai usata. Quest'inverno ci faccio un pensierino in scaduta, non mi dispiacerebbe sapere che un'esca reperibile in natura a costi zero funzioni
 
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Pirozzo
view post Posted on 17/12/2013, 09:30




se volete fare del vivo,e se con vivo intendete boghe e viole direi che state a cavallo hehehehe
frequentando una zona ricca di scogliere ho avuto il piacere di osservare l esca sul campo di battaglia(e con questo voglio dire un po di ore con maschera e pinne a far cadere patelle,in tutte le situazioni provando diversi fili,piombi e bagattelle varie)...
risultato del tutto->il pesce non mangia se l esca non cade in modo naturale(forse è solo il caso di quella zona caratterizzata da acqua molto limpida)...
l innesco che ha proposto Mako secondo me è un po troppo complicato(con questo assolutamente non voglio dire che non sia un buon innesco),io semplicemente passo l amo all interno della patella in modo da non rovinare la polpa(in cui va nascosto l amo),il tutto senza eliminare il guscio,(utilizzare 2 patelle comprometterebbe tutta l azione di pesca),non utilizzo galleggianti e ne piombi...l assetto è costituito da canna(io utilizzo la fissa,ma una bolo va pure bene)filo dello 0.10(fluorine) ed amo del 16(anche il 18 va bene)...
per comprendere meglio(e giustificare) quello che ho scritto bisogna immaginare la tecnica di caccia della preda(sospettosissima con mare forza olio)...ho notato che nel 90% dei casi sia le boghe che le viole attaccano le patelle in caduta(nel 90% dei casi) afferrandole dai bordi del guscio senza afferrarne le carni...per poi portarle in tana e consumarle(solo in questo momento si puo ferrare)...mettendo piombi il pesce, notando la caduta anormale ,non si avvicina nemmeno a pagarlo,discorso diverso col galleggiante che se tarato bene(almeno 1m piu lungo rispetto al fondale) puo regalare qualche cattura(a patto che si utilizzino galleggianti estremamente leggeri 1/4 di grammo è perfetto) posizionando il piombo appena sotto di esso,tarandolo quasi al peso;in alternativa si possono utilizzarei galleggianti scorrevoli...
se invece avete intenzione di utilizzarla come esca da lancio(a fondo senza galleggiante) sarete "costretti comunque ad utilizzare terminali estremamente sottili(almeno dove vado io) per non compromettere il movimento dell esca (io l ho utilizzata con un terminale dello 0.10 di 2m attaccato a 20 cm dal piombo(su per giu) con scarsi risultati...
altre 2 parole e poi non rompo piu
pro->essendo un esca del posto,i pesci dello spot la riconoscono come tale
è gratis ed è anche commestibile(con un filo di limone sono ottime)
contro->bisogna avere la sensibilita di capire quando tirare su il pesce
ps.NON SONO UN PRO ma un appassionato e cio che ho scritto vale per me,di conseguenza non è detto che sia giusto

Edited by Pirozzo - 17/12/2013, 09:50
 
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