Ricordo da piccolino quando mio padre, ottimo sub, mi consentiva di seguirlo aggrappandomi al suo pallone, erano gli inizi degli anni 80, il mare nostro era ancora molto vivo e nel sottocosta incontrare lei non era poi cosi' raro.
Ricordo quando scendeva , faceva una silenziosa capriola con le pinne che perfettamente parallele come fossero una coda non schizzavano, non disturbavano.
Ricordo la mia trepidazione quando nel silenzio assoluto del blu si udiva netto uno sparo, lo sparo di un vecchio oleopneumatico mares.
Ricordo quando in risalita stringeva al petto lei, la cernia.... beh no ho potuto far altro che innamorarmene ed a maggior ragione quando vedevo gli occhi di mio padre lucidi dalla gioia.
Era solito, mio padre, attaccare la cernia nel portapesci sotto la boa ed io stavo vicino a lei per il restante tempo della pescata...fantasticando sul mio futuro e se mai fossi stato capace di prenderne una anche io.
Della cernia non posso che parlarne bene, animale schivo, elegante, maestoso e bello, una bellezza che avevo sempre ammirato e mai mi sarei immaginato che in questa mia vita avessi avuto la possibilita' di incontrarne improvvisandomi in determinate tecniche di pesca.
Il polpo manovrato mi ha dato questa possibilita' come anche la traina con la seppia viva, due discipline stupende, difficili ma stupende.
Come avrete notato questo e' il terzo report che scrivo in poco meno di 10 giorni ed in tutti e tre i casi e' semre lei la protagonista.
Con Giovanni questa volta abbiamo scandagliato quasi tutte le zone valide ma purtroppo quest'oggi lo scarroccio e' stato inesistene a dispetto delle previsioni meteo che davano termica tutto il giorno.
Finalmente a mezzogiorno la situazione cambia e seppur con varie ore di ritardo entra la tanto attesa termica.
Bene, lo scarroccio ora e' di 0,4-0,6 nodi, l'ideale per sondare piu' territorio e far lavorare il moscardino come se nuotasse.
Giovanni e' intento a sostituire il polpo dopo che i pagelli lo avevano dilaniato, io mi ritrovo su di un sommo gia' conosciuto per i dentici invernali, percorro il sommo andando controcorrente in modo tale che dopo, scarrocciando, il polpo scandagli sia la valle che il sommo senza lasciare nulla al caso.
Calo il moscardino quindi sul fango ed attendo che lo scarroccio mi porti sulla risalita del fondale, lo animo 2,3,4 volte con movimenti molto ampi ed arriva la botta secca e spropositata, ferro ed e' strike!!
Ho un'attrezzatura di tutto rispetto e con vigore immediatamente le giro la testa... in questi momenti l'adrenalina prende il sopravvento ed un turbinio di paranoie ti perseguitano.
Ho fatto i nodi a dovere?
Reggera' l'assit con quell'esile trecciato?
Sento sfregare!!...reggera' il fluorocarbon di protezione a non stracciarsi?
La lotta con questa cernia e' stata breve ma davvero emozionante, e' un maschio molto lungo e snello di una potenza inaudita se rapportato alla sua mole di solo 8 chilogrammi.
Durante il recupero varie volte riguadagnera' il fondo e l'ultima fuga, quando ormai sembrava si fosse arreso si porta 10 mt abbondanti di frizione tarata a gogo!!
Ragazzi, che dire... questa bianca mi ha davvero stupito, potenza ed adrenalina allo stato puro.
Alla prossima
Nicola Romano