Nicola Romano |
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| Durante l'ultima battuta di traina col vivo con mio immenso stupore ho salpato questo carangide. Sapevo fossero presenti nel canale di Sicilia ma catturarlo sottocosta e' stata una sorpresa. Un gran lottatore in rapporto alla sua stazza. Informandomi sono venuto a sapere che la taglia media va dai 30 ai 60 cm per 3 kg di peso ma... ho anche saputo che a Lampedusa sono stati catturati esemplari over 10kg! Convinto che nel breve periodo, proprio come e' stato per il pesce serra, anche il carango si ritagliera' una nicchia nella catena alimentare di tutto il panorama Italiano. Credo che per la pesca sportiva possa avere un indubbio interesse, conoscendo il suo fratello maggiore tropicale.. il Giant trevally .. non posso che auspicarmi che se tropicalizzazione deve essere tanto vale che sia di miglioria per le ns abituali prede mediterranee. Riporto facendo un copia/incolla di cio' che viene detto sul carango sul sito - pesci dei mari d' Italia Ha corpo oblungo, più arcuato dorsalmente, compresso lateralmente e coperto di squame molto piccole. La linea laterale nella prima parte è alta, poi a metà corpo si flette verso il basso per proseguire dritta, è dotata di 39-45 scudetti ossei spinosi. L'occhio è circolare e circondato da palpebra adiposa, le aperture nasali sono più vicino all'estremità del muso. La bocca ha la mandibola poco sporgente e porta denti piccoli, conici. Ha due pinne dorsali separate e la prima, preceduta da una corta spina orizzontale con la punta in avanti, è formata da 8 raggi spinosi. L'anale, preceduta da 2 spine libere, inizia leggermente indietro alla seconda dorsale, a cui assomiglia. La codale è forcuta con lobi acuti. Le pettorali sono falcate ed acuminate. Le ventrali, ripiegate indietro, giungono all'apertura anale.
La colorazione è grigio verde con iridiscenze sul dorso e bianco argenteo sui fianchi. Margine opercolare superiore con macchia nerastra. Pinne grigio chiare, lobi della codale oscuri all'apice, ventrali biancastre. E' una specie pelagica, nuotatrice che sì avvicina alle coste da aprile a settembre per la riproduzione. Si nutre di pesci (specialmente di pesci volanti. Si pesca alla lenza o alla traina e con le reti di circuizione. Può raggiungere i 60 cm di lunghezza. In Italia è segnalato a Palermo, Messina, Napoli e Genova
Nomi dialettali: Messina: Sauru 'mpiriale - raroChe esperienze avete a riguardo?
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