Ciao a tutti.
Ho pensato potesse essere utile recuperare un mio vecchio e piccolo lavoro, che chiamai “ il primo tagliando al PENN 525 MAG2”.
Sulla base della mia esperienza regressa in campo meccanico ho deciso, dopo i primi lanci di prova, di aprire il 525 mag2 e fare il "primo tagliando". Ero convinto che fosse una premura quasi inutile ma non appena ho aperto la scatola motore ho capito che non era così.
Dopo aver smontato tutta la meccanica ho osservato il grasso e ho notato qualcosa che non mi è piaciuto. Ne ho raccolto dei campioni e li ho osservati al microscopio (
il mio è da biologo, ma con le dovute attenzioni si presta).
Ho notato che c'erano i residui in traccie, troppo evidenti, degli ingranaggi che si rodavano. Così ho osservato il grasso in tutti i distretti che dovevano sopportare i carichi di pressione e attrito maggiore. Ho quindi identificato tre punti dove si sviluppa, almeno nel mio caso, il maggiore degrado iniziale (
che chiamerò d'ora in poi rodaggio):
1 - accoppiamento tra ingranaggio di bronzo n°5 e asse in acciaio N°13;
2 - canale di battuta asse N°13 e balestrina di sostegno N°12;
In questi due distretti la produzione iniziale di residui metallici è notevole.
I pezzi vanno puliti bene e re-ingrassati senza però esagerate.
Il grasso blu della PENN non è male.
Consiglio di non usare prodotti disossidanti che asciugano.
Io ho anche smussato con abbrasiva fine i gli spigoli vivi della "curva" della balestrina, quella che entra nel nel canale di battuta.
L'immagine che segue è corredata con numeri che identificano i pezzi i quali sono speculari a quelli presenti sull'esploso originale.
3 - boccola esterna poligonale in acciaio N°98C, cuscinetto reggispinta interno, boccola interna in acciao di precisione;
Qui il problema è diverso la boccola interna di acciaio si può rigare e deve quindi essere smontato e pulito benissimo, ma nel rimotaggio io ho preferito usare olio al posto del grasso che ci ho trovato. ATTENZIONE, nel caso si voglia smontare anche il cuscinetto, ai cilindri che devono essere rimontati con attenzione e ordine.
4 - cuscinetto N°55 e relativo alloggiamento presente sulla carcassa;
l'alloggiamento nella carcassa plastica non è perfetto e lascia che l'asse si muova minimamente; ho compensato spalmando esternamente al cuscinetto un sottile velo di grasso denso che ha sopperito al lasco. Olio nel cuscineto con attenzione a che non scolasse sotto (nell'allogio).
Concludendo e riflettendo sul tutto ho tirato alcune conclusioni, che io sicuramente adotterò, e che spero possano essere di interesse per alcuni di voi:
1 - primo tagliando a 50-70 lanci non spinti;
2 - secondo tagliando a 200-300 lanci dei quali più della metà spinti;
2 - a seconda dell'utilizzo dai ogni 250/350 se si lancia forte e soprattutto con un utilizzo gravoso (zavorre a alta tenuta e/o alghe e affini nei recuperi), dai 200 ai 300 lanci se l'utilizzo è meno gravoso.
Valutazione finale dello strumento: materiali, cablaggio, montaggio e disegno meritano un plauso; un piccolo gioiello! Il bello è che un disegno meccanico raffinato ed un cablaggio intelligente danno vita ad un autentico "TRATTORE salpa scogli" per il surfcasting, s'intende! Meccanicamente parlando:
1. Freno magnetico perfetto,preciso e progressivo;
2. Freno meccanico come sopra;
3. Frizione più che sufficiente anche se la stella è un pochino scomoda (dischi di materiale eccellente);
4. bobina perfetta;
5. carcassa perfetta;
6. leva manovella ottima e regolabile, manovella bruttina e un pochino scomoda;
Voto finale = 9,5.(parere personale)
Spero che questo modesto contributo potrà essere di aiuto a qualcuno.
Per qualsiasi domanda sono a vostra disposizione.
ciao a tutti
leonard
Attached Image: First Operation