PENN 525 MAG2 - il primo tagliando

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Depp@Blue
view post Posted on 4/7/2012, 08:55




Ciao a tutti.
Ho pensato potesse essere utile recuperare un mio vecchio e piccolo lavoro, che chiamai “ il primo tagliando al PENN 525 MAG2”.

Sulla base della mia esperienza regressa in campo meccanico ho deciso, dopo i primi lanci di prova, di aprire il 525 mag2 e fare il "primo tagliando". Ero convinto che fosse una premura quasi inutile ma non appena ho aperto la scatola motore ho capito che non era così.
Dopo aver smontato tutta la meccanica ho osservato il grasso e ho notato qualcosa che non mi è piaciuto. Ne ho raccolto dei campioni e li ho osservati al microscopio (il mio è da biologo, ma con le dovute attenzioni si presta).
Ho notato che c'erano i residui in traccie, troppo evidenti, degli ingranaggi che si rodavano. Così ho osservato il grasso in tutti i distretti che dovevano sopportare i carichi di pressione e attrito maggiore. Ho quindi identificato tre punti dove si sviluppa, almeno nel mio caso, il maggiore degrado iniziale (che chiamerò d'ora in poi rodaggio):

1 - accoppiamento tra ingranaggio di bronzo n°5 e asse in acciaio N°13;
2 - canale di battuta asse N°13 e balestrina di sostegno N°12;
In questi due distretti la produzione iniziale di residui metallici è notevole.
I pezzi vanno puliti bene e re-ingrassati senza però esagerate.
Il grasso blu della PENN non è male.
Consiglio di non usare prodotti disossidanti che asciugano.
Io ho anche smussato con abbrasiva fine i gli spigoli vivi della "curva" della balestrina, quella che entra nel nel canale di battuta.
L'immagine che segue è corredata con numeri che identificano i pezzi i quali sono speculari a quelli presenti sull'esploso originale.
First Operation P525MAG2

3 - boccola esterna poligonale in acciaio N°98C, cuscinetto reggispinta interno, boccola interna in acciao di precisione;
Qui il problema è diverso la boccola interna di acciaio si può rigare e deve quindi essere smontato e pulito benissimo, ma nel rimotaggio io ho preferito usare olio al posto del grasso che ci ho trovato. ATTENZIONE, nel caso si voglia smontare anche il cuscinetto, ai cilindri che devono essere rimontati con attenzione e ordine.
Second Operation P525MAG2

4 - cuscinetto N°55 e relativo alloggiamento presente sulla carcassa;
l'alloggiamento nella carcassa plastica non è perfetto e lascia che l'asse si muova minimamente; ho compensato spalmando esternamente al cuscinetto un sottile velo di grasso denso che ha sopperito al lasco. Olio nel cuscineto con attenzione a che non scolasse sotto (nell'allogio).


Concludendo e riflettendo sul tutto ho tirato alcune conclusioni, che io sicuramente adotterò, e che spero possano essere di interesse per alcuni di voi:
1 - primo tagliando a 50-70 lanci non spinti;
2 - secondo tagliando a 200-300 lanci dei quali più della metà spinti;
2 - a seconda dell'utilizzo dai ogni 250/350 se si lancia forte e soprattutto con un utilizzo gravoso (zavorre a alta tenuta e/o alghe e affini nei recuperi), dai 200 ai 300 lanci se l'utilizzo è meno gravoso.

Valutazione finale dello strumento: materiali, cablaggio, montaggio e disegno meritano un plauso; un piccolo gioiello! Il bello è che un disegno meccanico raffinato ed un cablaggio intelligente danno vita ad un autentico "TRATTORE salpa scogli" per il surfcasting, s'intende! Meccanicamente parlando:
1. Freno magnetico perfetto,preciso e progressivo;
2. Freno meccanico come sopra;
3. Frizione più che sufficiente anche se la stella è un pochino scomoda (dischi di materiale eccellente);
4. bobina perfetta;
5. carcassa perfetta;
6. leva manovella ottima e regolabile, manovella bruttina e un pochino scomoda;

Voto finale = 9,5.(parere personale)

Spero che questo modesto contributo potrà essere di aiuto a qualcuno.
Per qualsiasi domanda sono a vostra disposizione.

ciao a tutti
leonard

Attached Image: First Operation

First Operation

 
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Luca Bindi
view post Posted on 4/7/2012, 09:02




altro bellissimo contributo,bravo.

le foto son piccole,se riesci a allargarle un pò :),ho provato io ma non viene un gran lavoro :)

di che materiale sono i dischi frizione originali?

p.s: sei un gran bravo maniaco.
 
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Depp@Blue
view post Posted on 4/7/2012, 09:26




CITAZIONE (Luca Bindi @ 4/7/2012, 10:02) 
altro bellissimo contributo,bravo.

le foto son piccole,se riesci a allargarle un pò :),ho provato io ma non viene un gran lavoro :)

di che materiale sono i dischi frizione originali?

p.s: sei un gran bravo maniaco.

Frizione HT-100 potenziata.
Secondo me a occhio (gioco spesso con materiali compositi) carbonio di buona qualità.
Una delle scuole di pensiero prevede l'uso di grasso specifico. Ma questa è una altra storia :-)


ciao e grazie!

Edited by Deep@Blue - 26/6/2014, 11:47
 
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Luca Bindi
view post Posted on 4/7/2012, 09:31




il grasso?mai sentito dire,forse sui vecchi dischi in pelle.

visto che sei maniaco cosi :),hai provato a misurare la frizione e la sua modulabilità?
 
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Depp@Blue
view post Posted on 4/7/2012, 09:51




CITAZIONE (Luca Bindi @ 4/7/2012, 10:31) 
il grasso?mai sentito dire,forse sui vecchi dischi in pelle.

visto che sei maniaco cosi :),hai provato a misurare la frizione e la sua modulabilità?

sì, empiricamente, ho cercato di farlo:
1. comportamento attinente alle specifiche come libbraggio max;
2. progressività quasi perfetta;

ciao
leoanrd
 
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view post Posted on 4/7/2012, 10:10
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Complimenti ancora Leo
 
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view post Posted on 4/7/2012, 10:15
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Complimneti per la disanima!!!

La frizione non andrebbe mai lubrificata che senso ha???
deve fare attrito!!!

L'unica cosa da lubrificare sono i cuscinetti.

Il Penn 525 è un capolavoro ne ho uno preso usato ed ha piu' di 10 anni è perfetto!!
Gli americani sono poco raffinati nelle costruzioni meccaniche ma tutto cio' che fanno funziona alla perfezione.
 
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Riccardo Pillittu
view post Posted on 4/7/2012, 10:55




tanto di cappello Leonard! ^_^ , post dettagliato ed istruttivo, ad avercene sempre di post così... ^_^ :)
 
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Depp@Blue
view post Posted on 4/7/2012, 11:17




CITAZIONE (Archeo. @ 4/7/2012, 11:15) 
Complimneti per la disanima!!!

La frizione non andrebbe mai lubrificata che senso ha???
deve fare attrito!!!

L'unica cosa da lubrificare sono i cuscinetti.

Il Penn 525 è un capolavoro ne ho uno preso usato ed ha piu' di 10 anni è perfetto!!
Gli americani sono poco raffinati nelle costruzioni meccaniche ma tutto cio' che fanno funziona alla perfezione.

Hai ragione, deve fare attrito, però un attrito "particolare" in questo caso "attrito dinamico radente" penso.
Tuttavia, secondo il mio parere, la scelta di taluni di addizionare grassi particolari alle frizioni a stella dovrebbe essere comunque analizzata dal punto di vista tecnico anche se non condivisa. Io, per esempio non la condivido, però la giustificazione tecnica che adducono mi affascina perchè aggiungono due spunti di riflessione:
1. componente di attrito viscoso (vedi grasso che con le temperature fluidifica ecc.ecc.);
2. coefficiente di conduttività termica (dovrebbe crersi una sorta di camera che contiene il calore sui dischi in carbonio aumentando la loro efficienza e impedendo che il calore passi all'ingranaggio principale che li contiene e che è di bronzo);

Sono considerazioni, che ripeto non mi convincono, ma mi affascina l'idea.
ciao
grazi
leonard
 
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view post Posted on 4/7/2012, 15:57
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dEPP BLUE............una domanda....ma sei ingegnere???? :D :D :D :D :D



io l'unica cosa che so fare sui rotanti è la manutenzione ordinaria, quella straodinaria ho una paura matta di farla!!
 
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view post Posted on 4/7/2012, 17:26
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io si puo dire che le sciacquo e basta!!!!!!
anche perchè sto sempre aspettanto un certo rotolante.........................
 
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Surfcaster80
view post Posted on 5/7/2012, 07:26




Ammazza che lavoro, con sana invidia per la volontà e capacità.
I miei 525 hanno 6-7 anni ed hanno visto qualche sciacquata sotto il rubinetto e 2 gocce di olio nei cuscinetti della bobina una volta l'anno.
Smontare tutto e cambiare il grasso è una buona pratica, ma ha uno svantaggio nei nostri mulinelli sia fissi che rotanti. Pignone e ruota dentata non si riaccoppiano come prima. Con l'uso diventano come una serratura con la chiave, un maschio ed una femmina perfettamente combacianti. Disaccoppiandoli si riparte da capo con nuovi attriti e nuovi punti di usura..........
 
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Riccardo Pillittu
view post Posted on 5/7/2012, 10:22




CITAZIONE (Surfcaster80 @ 5/7/2012, 08:26) 
Ammazza che lavoro, con sana invidia per la volontà e capacità.
I miei 525 hanno 6-7 anni ed hanno visto qualche sciacquata sotto il rubinetto e 2 gocce di olio nei cuscinetti della bobina una volta l'anno.
Smontare tutto e cambiare il grasso è una buona pratica, ma ha uno svantaggio nei nostri mulinelli sia fissi che rotanti. Pignone e ruota dentata non si riaccoppiano come prima. Con l'uso diventano come una serratura con la chiave, un maschio ed una femmina perfettamente combacianti. Disaccoppiandoli si riparte da capo con nuovi attriti e nuovi punti di usura..........

volendo se è per una normale manutenzione, si potrebbero pulire, lasciando montati corona e pignone, con un pennelino e un pò di benzina zippo si sgrassano , e si reingrassano, io ho fatto così diverse volte, per non stare a smomntare tutto, ho aperto la guancia una pulita con abbondante solvete, con un pennello e l'aiuto di aria compressa si riesce a pulire il tutto, senza smontare...magari ho detto una cazzata, però ripetto io faccio spesso così e funziona :)
 
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Depp@Blue
view post Posted on 5/7/2012, 11:26




CITAZIONE (Surfcaster80 @ 5/7/2012, 08:26) 
Ammazza che lavoro, con sana invidia per la volontà e capacità.
I miei 525 hanno 6-7 anni ed hanno visto qualche sciacquata sotto il rubinetto e 2 gocce di olio nei cuscinetti della bobina una volta l'anno.
Smontare tutto e cambiare il grasso è una buona pratica, ma ha uno svantaggio nei nostri mulinelli sia fissi che rotanti. Pignone e ruota dentata non si riaccoppiano come prima. Con l'uso diventano come una serratura con la chiave, un maschio ed una femmina perfettamente combacianti. Disaccoppiandoli si riparte da capo con nuovi attriti e nuovi punti di usura..........

Altro magnifico spunto di riflessione!
Grazie!

CITAZIONE (Archeo. @ 4/7/2012, 16:57) 
dEPP BLUE............una domanda....ma sei ingegnere???? :D :D :D :D :D



io l'unica cosa che so fare sui rotanti è la manutenzione ordinaria, quella straodinaria ho una paura matta di farla!!

Non sono ingegnere, in realtà non sono nulla. Cerco di capire cosa mi sta attorno e soprattutto come funziona. Credo dipenda dal fatto che mi sento molto ignorante. In rari casi mi riesce di capire in tutti gli altri no.
Certo è che quando attraverso questa faticosa esperienza del percepire e analizzare per capire riesco ad aiutare qualcuno sento di esistere. flebile e volatile sensazione che sostiene gli uomini ispirati dal dubbio come me.
grazie.

CITAZIONE (Riccardo Pillittu @ 5/7/2012, 11:22) 
CITAZIONE (Surfcaster80 @ 5/7/2012, 08:26) 
Ammazza che lavoro, con sana invidia per la volontà e capacità.
I miei 525 hanno 6-7 anni ed hanno visto qualche sciacquata sotto il rubinetto e 2 gocce di olio nei cuscinetti della bobina una volta l'anno.
Smontare tutto e cambiare il grasso è una buona pratica, ma ha uno svantaggio nei nostri mulinelli sia fissi che rotanti. Pignone e ruota dentata non si riaccoppiano come prima. Con l'uso diventano come una serratura con la chiave, un maschio ed una femmina perfettamente combacianti. Disaccoppiandoli si riparte da capo con nuovi attriti e nuovi punti di usura..........

volendo se è per una normale manutenzione, si potrebbero pulire, lasciando montati corona e pignone, con un pennelino e un pò di benzina zippo si sgrassano , e si reingrassano, io ho fatto così diverse volte, per non stare a smomntare tutto, ho aperto la guancia una pulita con abbondante solvete, con un pennello e l'aiuto di aria compressa si riesce a pulire il tutto, senza smontare...magari ho detto una cazzata, però ripetto io faccio spesso così e funziona :)

Condivido.
Però devo dire che questo metodo, che ammetto essere esagerato, faticoso e a volte superfluo, mi permette di quantificare e qualificare tre aspetti secondo me importanti di uno strumento di lavoro:

1. la qualità, la precisione e la longevità dell'attrezzo;
2. i limiti, il campo di utilizzo effettivo, i punti deboli e quelli di forza;
3. maggiore precisione nella valutazione economica.

In sintesi lo uso meglio, spingendolo vicino i suoi limiti senza distruggerlo, e soprattutto quando dico a qualcuno "acquistalo" so realmente perché lo dico.
Trovo utile che uno su tanti faccia questo non tutti, perché non serve.
Vi ringrazio molto per ciò che mmi dite, ne sono molto colpito.
ciao
grazie
leonard
 
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Riccardo Pillittu
view post Posted on 5/7/2012, 12:07




Concordo Leonard, e ammiro molto il tuo approcio alla conoscenza, sopprattutto quando si parla di attrezzi, reputo che il tuo, sia un modello esemplare da seguire, hai, analizzato un rotante in maniera quasi scentifica, il tuo post è stato davvero edificante, aspetto con piacere altre discussioni improntate su questa linea... da oggi hai un convintissimo fan ^_^ :D
 
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18 replies since 4/7/2012, 08:55   1423 views
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