| In genere i viaggi corsi non li racconto, sono intimi e quasi li custodisco gelosamente senza parlarne. E' come se la Corsica fosse un'amante, di quelle a cui si tiene e nemmeno se ne parla agli amici al bar. Per i pesci? No, credo piuttosto per quello che l'aria dell'isola ti lascia dentro. Senza annoiarvi troppo, mi ritrovo con Fabio per l'ennesimo viaggio corso, come sempre a data fissata da tempo sperando nella benevolenza di Nettuno ed Eolo. Per fortuna riusciamo ad avere due mareggiate sul fronte ovest ed una su quello est. Purtroppo la prima ad ovest la sfruttiamo solo in parte, poichè la prima notte non riusciamo per stanchezza ad attraversare l'isola. Il giorno dopo si sceglie una spiaggia mediamente piu bassa rispetto agli standard dell'ovest. Ci si ritrova per caso con vecchi amici nordisti che hnno anche loro approfittato del ponte, e ci si divide la spiaggia. Io mi prendo una punta con pascolo solo esterno che mi costringerà a lavorare al limite balistico, ma qualche sartago esce. Felice come non mai della HSM, solo lei è all'altezza della situazione. Fabio è piu fortunato ed ha un pascolo a tiro di canna fissa, che frutterà il sarago più bello della serata. Il mare scivola presto verso il piatto, ma 7-8 saraghi li tratteniamo e 3-4 li liberiamo.
La sera successiva si va a rock, ma solo fabio si diverte con sciarrani e perchie. Io resto allibbito di fronte un folto branco di rossi da 10kg che tritano sardina a 500m da riva per quasi tutto il pomeriggio.
Dopo 2 giorni si ritorna ad ovest, vento oltre i 20 nodi, e mare a montagna. Giriamo spiagge ad elevata energia, perfettamente esposte. Non vogliamo ridossarci. Aspetteremo ma vogliamo prenderlo dritto in faccia. Sono le 20, ci si rifugia in macchina, il fronte ha rallentato dalle 22 la fase di culmine (oltre i 25 nodi) è invece prevista per le 24. Alla fine scendiamo in spiaggia alle 3. Fino alle 7 si fa la passata con i 220 a piramide. poi lessi ed amareggiati si decide " 15 min e si va via". Ma arriva un sarago. Lo libero, "E' uno sporadico, il pesce del diavolo". Ed invece ne faccio 4 in 2 minuti. Fabio è alla mia sinistra a monte di corrente, non gli arriva un pesce. Al 5° sarago si avvicina e mi chiede se mi può scavallare. Gli indico anche la terminalistica, su PN non mangiano proprio. Gli cedo la destra. Fa anche lui due saraghi e poi in successione 2 orate da 1 e 3 kg. Continuamo a fare saraghi, non so quanti moltissimi li liberiamo. Alle 10 appagati, con i saraghi che continuano a mangiare, confortati dal meteo che ci richiama sulla costa est e chiudiamo.
Ad est facciamo un cappottone epico a pinia, oramai quello spiaggione ha qualche problema. La sera successiva ci raggiungono altri 2 folli. In particolare Pasquale, mio conterraneo emigrato al nord da anni, che mi ha riempito di infos sull'ovest che conosco molto meno dell'est. Si va vicino foce. Loro si ridossano allo sbocco e fanno discreti carnieri con un'orata ed qualche ombrina davvero degne di nota nonostante il mare olio. La penultima sera, un po di S SE rimovimenta la situazione, sembra perfetto per le ombrine. Onde lente e non eccessive. Pasquale purga una bella spigola sui 2kg al calasole. Riscontriamo un'elevata attività di minutaglia. Ma poi arriva la sorpresa. un pesce che mancava dal mio album. La futura si piega e l'aerlex inizia a cantare. LA dello 0,28 ed americano pitonico. Fugone e capisco subito che ho incannato ufo robot. Erano anni che sembravano scomparse. Credo in una ventina di minuti la porto al raffio. Raffiata sottopelle verso la coda, portata in secco pochi minuti per un paio di foto fatte male, ma va bene cosi. E' stupenda e vederla ripartire a razzo mi riempe il cuore. Non sono un mante del C&R, ma per lei è stato un piacere.
Non ho pescato al meglio delle mie capacità diciamo ero al 60%. Arrivato troppo stanco e con qualche oretta da dedicare al lavoro la mattina che mi distoglieva la mente. Ma va bene cosi, il mare è stato generoso.
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