il Bibi (Sipunculus nudus) è un verme schizocelomate presente in buone quantità nelle nostre spiagge. Vive tra la sabbia e il fango delle zone influenzate dalla marea e nei mari poco profondi.
Normalmente abbiamo a disposizione due specie di bibi: 1- il bibi nostrano in generale viene nominato veneziano(per la provenienza)caratterizzato da colore più verdastro e di dimensioni in linea generali che vanno dai 7 ai 15 cm e più 2-il bibi di importazione,molto più piccolo e di colorazione più rosea e chiara generalmente venduto in scatolette da 5-7 pezzi.
E' un esca utilizzabile sia a mare calmo e con le onde dove si insidia nelle prime posizioni tra le esche principe.
A mare calmo- viene usato per insidiare grosse orate e grosse mormore A mare mosso - esca generica che vede con inneschi generici diverse insidie comunque adatto a insidiare ombrine,spigole,orate,mormore e sarago.
I modi di innescare questa esca sono principalmente tre 1 - con ago classico,si fà passare l'ago dalla testa all'orefizio ,usando ami a curva larga faremo scivolare il bibi lungo l'amo per poi passarlo sul bracciolo,questo innesco risulta non facilissimo,poichè nella curvatura e pressioni di innesco tenderà a fuoriuscire il suo liquido. 2 - con apposito ago,chiamato propio "ago da bibi" ce si differenzia dal classico nella cruna posta un'estremità. in questo caso il bracciolo deve essere libero dal nostro trave e sempre perforando dalla testa all'orefizio passeremo il nostro finale nella cruna,e lo faremo passare atraverso il bibi,faremo scorrere il nylon e con molta attenzione faremo entrare il gambo dell'amo avendo cura di lasciare la curva e la punta fuori. 3-a strisce. questo innesco viene effettuato con il bibi grosso,si taglia longitudinalmente e cosi facendo si ottiene una striscia,la cuciremo sull'amo e la assicuriamo con del filo elastico.quà potremo usare ami più piccoli dal 2 al 4 per insidiare nella schiuma il sarago.
vorrei spendere dueparole nelle differenze tra i due tipi di bibi (piccolo e grosso),l'importanza del liquido interno e il trattamento prima dell'innesco.
differenze piccolo-grosso: il piccolo (importazione) :può essere trattato con l'innesco 1 e 2 indifferentemente,contiene poco liquido e è più manegevole,non richiede ami particolarmente grossi,viste le sue dimensioni riesce agevolmente a girare sulla curva dell'amo senza perdere liquido a suò discapito ci sarà meno attrattiva rispetto al grosso,comunque apprezzato dai pinnuti. il grosso(veneziano): sul grosso avremo bisogno di qualche accortezza in più,è consigliato usare l'innesco 2 o 3,poichè viste le dimensioni difficilmente lo riusciremo a passare sulla curva dell'amo quindi necessita dell'apposito amo o trattato a strisce da cui da un solo bibi riusciremo a ricavarne una o più.
Liquido
l'importanza del suo liquido interno e la sua trattenuta all'interno è importante.una volta svuotato sarà meno attrattivo e perderà vitalità in poco tempo,a mare calmo cercando grosse orate il trattamento è importante.
Trattamento preinnesco:in riferimento soprattuto al veneziano vorrei far notare alcune cose riguardo al suo trattamento prima dell'innesco,uso metterlo a molle in un secchio o bacinella o sacchetto con acqua di mare appena arrivo in spiaggia.questo procedimento è molto indicato soprattutto se si intende innescarlo a strisce.questo oloturide è molto nervoso e di carne dura,consistente e compatta,quindi lasciarlo a molle un pò(che sia vivo o morto) lo distende particolarmente e fà si che al momento del taglio risulti meno nervoso e di facile innesco(tende a arricciolarsi e comprimersi) comunque il bibi a molle è sempre un buon trattamento soprattutto per farlo restare pieno e quindi vivo.
Conservazione:soluzione satura,a secco svuotato,sotto sale(tutto in freezer)
vostre considerazioni?come e quando lo usate,come innescate e come conservate
luca hai descritto perfettamente vita morte e miracoli del bibi conservazione compresa io non trovo altro da aggiungere poi magari se qualcuno lo colora blu giallo rosso verde e co vuol dire il procedimento ......posso solo aggiungere che il suo uso consente una selezione delle prede da te citate orate spigole i eccetera .....
provo a portare la mia esperienza.. il bibi è un'esca che amo, principalmente quello di importazione, ma anche il nostrano.. per quanto riguarda gli inneschi, poco da aggiungere rispetto a quello che ha detto luca, se non che uso spesso anche l'innesco "rovesciato". si apre il bibi, si stende e si arrotola al contrario assicurandolo con il filo elastico..sembra che l'interno del bibi sia più fluorescente..
inoltre io non do particolare importanza al liquido...i bibi in scatoletta li innesco cercando di non scoppiarli, ma se ogni tanto sbaglio e perdono liquido li mando comunque in mare e non ho visto differenze particolari di catture (sempre dal basso delle mie pochissime catture eh ) il bibi nostrano lo uso spesso scongelato, lo taglio a pezzi e lo assicuro con filo elastico, e lì il liquido proprio non lo considero...
altre cose per ora non mi vengono in mente..vediamo come continua la discussione...
L'ho usato in diverse condizioni di conservazione,fresco,mezzo morto e addirittura quasi marcio e puzzolente,ci ho preso quasi tutte le specie ittiche,orate,marmore xxl,ombrine,gronchi,saraghi,spigole..
Se mi avanza,lo lascio così com'è senza curarmi di metterlo in soluzione satura,dopo 2 settimane ancora intramortito funziona lo stesso alla grande,e una delle marmore più grandi che ho preso l'ho fatta proprio col bibi mezzo fracico... Della serie : non mi faccio più seghe mentali,il pesce quando và in giro e ha fame mangia anche la merda
altra cosa che mi è venuta in mente è che il bibi in scatoletta è selettivo ma non poi così tanto, nel senso che spessissimo mi è capitato di allamarci tracinette o paggellotti da rilasciare..
Vero con il piccolo è probabile trovare all'amo anche un pesce piccolo. La selezione io la faccio con l'amo,ma ahime anche con la coffa e un 2/0 è capitato di prendere orate da 3 etti o meno. Dalle mie parti il piccolo è molto usato per la spigola,magari alleggerito,è un esca che fa il suo. Contro ogni pensiero,il piccolo o la striscia di coffa è gradita alle mormore,e in certe serate batte l'arenicola. A san vincenzo, in un noto spot,a mare calmo il bibi sulla lunghissima distanza rende molto,sempre a mare calmo in altre spiagge rende zero. È un esca da avere sempre dietro,ma sopratutto a mare calmo se non funziona è inutile insistere e passare a esche più mobili. Un aspetto decisivo dell'innesco della coffa è la cura nel lancio,o lo si clippa o si appoggia,pena la perdita o la dilaniazione del "tubo" durante il lancio. Per evitare invece la risalita a volte uso mettere uno stopper sul terminale.a differenza di altri,io lo voglio sempre fresco,mezzo marcio non mi ha mai funzionato e trovo difficile sia l'innesco che la tenuta sull'amo.
Sul fatto che a volte il pesce mangi pure la merla ho delle perplessità, io ho notato il contrario.
Alcuni pesci, i gronghi in particolare magnano volentieri roba dall'odore nauseabondo, mi è capitato una volta sola di prendere due ombrine a fila con degli americani che avevano preso la classica scaldata estiva, ma non è la regola, anzi è vero il contrario, inneschi freschissimi e in movimento hanno sempre una marcia in più rispetto all'immobile e marcio. Non so sinceramente se esistano degli studi su base scientifica sull'olfatto dei pesci, sarebbe comunque interessante saperne di più, aldilà delle eccezioni che ci capitano quando andiamo a pescare.
Brando anche secondo me il fresco ha una marcia in più. Eppure mi son trovato a ragionare con persone che dicono che lasciando il cannolicchio fuori dal frigo un paio di giorni (cioè quando la puzza è nauseabonda) ha un potere attrativo sui pesci.....bah spiegatemela. Io la ragiono come su di noi.....è più bona una bistecca fresca o mezza marcia??...una fia lavata o una che puzza da una settimana??....e cosi' si potrebba andar avanti per giorni
A volte i ragionamenti obiettivi non rispecchiano sempre le realtà. Anche a mare mosso in una mareggiata nemmeno un pazzo si avventurerebbe a nuotare,eppure i saraghi ci sono e cacciano...
Per le esche è lo stesso,la fame è una brutta bestia,e non è un caso se moltissime persone hanno fatto catture con esca quasi da buttare nel secchione dell'immondizia. Sul discorso della consistenza sono daccordo,il bibi andato necessita di filo elastico,ma per chi come me ha riscontrato una buona efficacia ugualmente,non lo butta davvero.
Un esempio che mi fa pensare che il pesce quando ha fame non usi la ragione è una pescata a mormore questa estate,dove mi erano avanzate 2 scatole di arenicola al limite dell'utilizzabile e per di più puzzolenti da far vomitare,i miei vicini realizzavano il classico innesco del mezzo verme ben infilato,io ero costretto a fare la ciliegina ed appoggiare il lancio,eppure ne ho prese uno sfascio,promiscuamente all'utilizzo di americano fresco e koreano fresco. Ergo,da anni non butto più l'esca al primo odorare malamente.
Sul fatto che il pesce quando ha fame mangi tutto credo sia vero e sono d'accordo con Amia, ho visto prendere a palamito saragoni e orate con esche in decomposizione ,ma bisogna anche considerare che gli si sta buttando le esche in testa ed è una pesca che punta molto sulla quantità e poco sulla qualità, personalmente preferisco utilizzare sempre esche fresche quando mi è possibile e presentarle nel modo migliore possibile, a paf in particolare, con il bibi scongelato non ho avuto grossi riscontri, inoltre il bibi fresco, quello da coffa, ha una consistenza differente da quello trattato o decongelato, resiste alla grande agli attacchi della minutaglia, il fresco è pur sempre il fresco, c'è poco da fare
,usando ami a curva larga faremo scivolare il bibi lungo l'amo per poi passarlo sul bracciolo,questo innesco risulta non facilissimo,poichè nella curvatura e pressioni di innesco tenderà a fuoriuscire il suo liquido.
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ehm scusate l'ot ma è più forte di me mi vengono spontanee
saragoni e orate con esche in decomposizione