Posso raccontarti la mia semplice esperienza nei miei spot... piu' di questo nn posso fare , ho dedicato gli ultimi 3.4 anni al surfcasting ed al natante...con rare ma fruttuose uscite a bolognese
Lenza morta.
SPOT : barriera frangiflutti interna il porto... fondale che degrada abbastanza rapidamente, nel giro di sei mt passa da 0 a -9mt, si passa da una franata ad un fondale fangososo,sabbioso
La tecnica e' molto semplice ma difficile da comprendere a chi cerca le cose sofisticate.
Bolognese 6/7mt, mulinello 3000 imbobinato con del monofilo dello 0,18, galleggiantino prepiombato DA 2 PIU' 1 , 3 PIU' 1gr..... 5,5 oppure 6,5 metri di svolazzo a scenda della lunghezza della bolognese
Svolazzo vuol dire totalmente lenza morta senza alcuna spallinatura o piombatura.
Solitamente mi piazzo con vento di spalle ma quanto piu' possibile in punta, luogo di passaggio obbligato di prede e predatori.
In base alla corrente decido dove fiondare il bigattino/pastura... pochi bigattinio cadenzati ad intervalli regolari, un minuto circa
Pasturo a monte di corrente , osservo la caduta, osservo dove orientativamente andra' a depositarsi.
Il terminale e' rigorosamente fluorocarbon dallo 0,14 allo 0,17, grosso voi direte ma si ha a che fare con spigole anche di svariati kg e preferisco che qualcuna non degni il mio terminale piuttosto che perderla di sicuro con finali capillari.
Il fluorocarbon mi garantisce maggiore resistenza all'abrasione nel momento in cui la signora decidera' , lottando, di intanarsi... ed ecco che entra in campo il diametro del terminale...in questi casi bisogna forzare e girare la testa all'animale ..la pena e' lo sfilacciamento del fluoro e perdita della preda.
Solo rare volte la signora decide di combattere al largo, beh in questi casi basta giocare di frizione o antiritorno e in breve la si vedra' aggallare esausta a pochi mt da riva... ma sono rari casi quindi bando alle ciance.
Riepilogando, il terminale e' cosi' composto: galeggiantino prepiombato bloccato da chicchi di riso, microgirella in acciaio, svolazzo 5.5/6,5 mt in fluorocarbon, amo beck n° 14, doppio bigattino innescato, uno a calzetta l'altro appuntato.
L'azione di pesca e' apparentemente semplice ma richiede cognizione di causa ed effetto... si pastura a monte di corrente, si aspetta che la pastura passi davanti la postazione a qualche mt dalla superfice, si lancia stando bene attenti a far stendere il lungo terminale, si calcola la discesa del finale che come unico peso ha il bigattino ed il pes odell'amo... quindi si fa la passata.
Solitamente le spigole di taglia in questo spot mangiano in due differenti maniere:
In pieno sole, mezzogiorno o poco oltre solitamente bollano come fossero trote, bollano sui bigattini rimasti in superfice, sui morti, sui caster... in questo caso e' consigliabile accorciare il terminale anche a 2 mt... fiondare sulle bollate e lanciargli sopra... lo strike non tardera' ad arrivare.
Ore pomeridiane e in notturna, la spigola mangia a mezz'acqua... quindi su un fondale di 9 mt e pasturando a monte di corrente dovro' aspettare qualche secondo in piu' e poi lanciare...sempre calcolando il peso dell'amo.
Un ultimo ed ulteriore modo di fregare la signora ma che causa spesso rotture e' a foglia morta radente la franata.... in questo caso bisogna avere fortuna...fortuna che la signora decida di prendere il largo perche' se decidesse di intanarsi..beh che ve lo dico a fare.
Amo questa tecnica, la pratico da anni ma funziona solo in questo spot, ho provato in altri porti ed ha pagato la classica modalita' che avete gia' descritto.
Chissa'... che in uno dei vostri spot non possa funzionare la tecnica che ho appena descritto.. provate
Lo spot
Un frutto dell lenza morta