stenella il ritorno |
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| Nicola, io non ho figli ma ti racconto una cosa che sicuramente ti farà riflettere.
1972 circa... mio padre scoprì la pesca subacquea, qualche anno più tardi quasi all'età di tuo figlio lui decise che sarebbe stato il momento di portarmi con se, io allora ero uno scricciolo, magrissimo e molto timido, mi ricordo ancora come se fosse ieri il freddo che pativo ad andare sott'acqua con lui che mi trascinava per la mano, il segno convenzionale erano tre strizzate di mano, io uscivo ed andavo a scaldarmi al sole sugli scogli. Bene, quegli attimi, quelle visioni, saraghi, salpe, spigole, mugginoni e tutto quello che la scatenata fantasia di un bimbo produce mi si sono scolpiti nell'anima. Lui ha acceso una fiamma che brucia sempre dentro di me. Quando penso a lui nei momenti in cui mi manca, la mente rivà a quegli attimi bellissimi. Credo che non ci sia cosa più bella per un figlio che condividere una passione ed avere il padre come maestro.
Bravo Nicola e bravi tutti i padri che si portano dietro i figli a dispetto del calduccio e della comodità, questo li farà diventare uomini.
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