L'occasione è quella ghiotta, nonostante la fatica e l'alzataccia prevista (5,30 circa). Un gruppo di amici che si riunisce per mostrarci scenari mozzafiato, inebriati dagli odori di salsedine e di pomodoro. Ogni passo che faccio mi riporta alla mente la mia adolescenza quando pescavo assiduamente a rockfishing in Maremma, attrezzature completamente differenti però, si pesca con il piombo a perdere in un fondale di misto dall'alto di una piattaforma stupenda a più di cinque metri di alltezza dalla superficie. Lo spot è semplicemente mozzafiato, estremamente variegto, formazioni di roccia tagliente come un rasoio alternate a grossi massi, il tutto condito da un vento di ponente a 30 nodi con onde fino a tre metri d'altezza, natura scatenzta. Nicola e Francesco si piazzano sulla sinistra delle formiche nel pieno della schiumata prodotta dal mare, le prede che vorremmo principalmente catturare sono i saraghi che in questa zona, a quanto ne sappiamo, raggiungono taglie davvero ragguardevoli. Giovanni si piazza alla sinistra di Francesco, una zona di mare apparentemente tranquilla con qualche bella schiumata a cinquanta metri circa di distanza. Io sono alla sua sinistra a seguire ci si metteranno Leonardo e Gianluca. Sul lato destro della punta c'è molta alga che ci impedisce di pescare, peccato perché ci sento odore di saraghi dall'alto della roccia. Le parature vanno dal monoamo al trave a due ami, gli inneschi sono sempre di generose dimensioni, bibi, americano, muriddu, seppia (
) che s'era sorbita un bel viaggio nella stiva dell'aereo ed il giorno precedente esposta alla salsedine, non sto a descriverne il fetore. Finali rigorosamente il fluorocarbon dello 0,34 ami n°4 per facilitare l'ingoio delle nostre esche ai saraghi. La zona che ho scelto sarà la mia croce per una mezz'ora abbondante, ogni lancio è perdita di shock leader, c'è sicuramente una serie di scogli sommersi che mi taglia tutto durante il recupero rendendomi praticamente impossibile pescare nel mio spot. Arriva il primo saragotto di Giovanni, ci fa ben sperare. Poi come accadrà durante tutte le uscite di questi giorni, Nicola farà la differenza. Prima spigoletta che si slama ricadendo tra le pietre al secco, confesso che non avevo capito cosa fosse accaduto, pensavo che fosse stata sbalzata in quel punto dalla corrente e dalle ondate, Nicola s'inventa con una piccola ancoretta, un sistema per prenderla senza ferirla gravemente, al primo tentativo viene su, foto di rito e verrà ributtata in mare (sparita immediatamente, era ancora molto vitale nonostante la permanenza fuori dall'acqua). Abbiamo coniato un nuovo neologismo anglosassone ovvero il Catch&CLimb& Relase, cattura, arrampicata e rilascio
. Girano le esche e le soluzioni, intanto Giovani continua con i saragotti e io continuo a perdere parature. Nicola ci stampa una splendida spigola di 1,7 kg portata in secco in maniera rocambolesca, è riuscito a farla passare in mezzo a due scogli che tagliano come rasoi, dalla sequenza in foto potrete vedere cosa è successo, adrenalina a 1000, 2000, 3000, 4000 poi il volo della spigola, Francesco fa a tempo a scansarsi abbassandosi per non prendersi una bella spigolata in testa
. Cambio posto in una zona di schiuma in mezzo agli scogli affioranti alla ricerca dei saraghi, in questo punto nonostante tutto si sta bene in pesca, perdo solamente un piombo, i saraghi però non ci sono come speravamo. Esce uno scorfanetto, una murena attratta dall'irresistibile richiamo olfattivo della seppia
, riprenderanno anche loro la via del mare. Il vento è stato sempre forte a volte impetuoso principalmente verso la tarda mattinata, classico rinforzo sulle ore centrali in coda alla perturbazione che ci lascierà l'illusione di sfruttare una scaduta da manuale, in altro luogo a poche ore di distanza da questa splendida battuta di rockfishing in uno scenario spettacolare e in compagnia di persone eccezzionali. Voglio ringraziare ancora una volta tutti voi per l'ospitalità, per la gentilezza, per la simpatia ed il calore con cui ci avete messo a disposizione il vostro tempo, la vostra attrezzatura, io mi sono innamorato di una donna che si chiama Almira di cognome Pro
, indossava un tre pezzi veramente facile da togliere e rimettere.
. Grazie di tutto ragazzi.
