"Capiamo le onde"

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sud-est
view post Posted on 17/11/2011, 12:58




Ed e' cosi' pure santa maria qua in Sicilia... leggermente divversa come esposizione, lunga 8-9km con una curvatura lenta ma costante.
 
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De$perado$™
view post Posted on 17/11/2011, 13:00




Una piccola considerazione: ho visto le slide ed hanno sicuramente un attendibilità scientifica... però come purtroppo succede nella scienza in genere e in fisica molto spesso si studiano modelli ideali... quindi credo che purtroppo bisogna limitare la comprensione al fenomeno in generale e poi applicarlo spiaggia per spiaggia perchè purtroppo le variabili credo siano troppe per poter estrapolare da questa discussione considerazioni di tipo generale valide caso per caso (tipo spiaggia bassa, spiaggia alta e varie granulometri ecc.)... almeno questo è il mio pensiero.
 
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stenella il ritorno
view post Posted on 17/11/2011, 13:11




E infatti la ragione per la quale l'esperienza personale è fondamentale è questa, noi siamo a tutti gli effeti inseriti in questo processo di analisi, sappiamo per esperienza diretta che in alcune zone deposita sempre, si può spostare di qualche metro ma funziona sempre così. Quindi noi a tutti gli effetti facciamo delle analisi ancora più approfondite rispetto alle linee generali, andiamo a vedere direttamente in loco le forze in gioco che spesso ti portano a distanza di pochi metri, a pescare o a prendere legnate sul groppone. Ora pappa... a dopo.
 
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badangler
view post Posted on 17/11/2011, 13:14




CITAZIONE (De$perado$™ @ 17/11/2011, 13:00) 
Una piccola considerazione: ho visto le slide ed hanno sicuramente un attendibilità scientifica... però come purtroppo succede nella scienza in genere e in fisica molto spesso si studiano modelli ideali... quindi credo che purtroppo bisogna limitare la comprensione al fenomeno in generale e poi applicarlo spiaggia per spiaggia perchè purtroppo le variabili credo siano troppe per poter estrapolare da questa discussione considerazioni di tipo generale valide caso per caso (tipo spiaggia bassa, spiaggia alta e varie granulometri ecc.)... almeno questo è il mio pensiero.

Ciao Desperados, prima di postare occorre passare in area presentazioni.... :)

Qua stiamo solo discutendo di aspetti di dinamica delle onde: quindi di un fenomeno fisico in generale, come hai già sottolineato tu.
Stiamo cercando solo di chiarire alcuni concetti base.
In merito alla tua osservazione, corretta, c'è un 3d ad hoc.
https://badangler.forumfree.it/?t=57816999
 
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De$perado$™
view post Posted on 17/11/2011, 13:54




perdonatemi pensavo di essermi già presentato! ;) vado subito!
 
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view post Posted on 12/12/2011, 14:24
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Hedge

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Riprendo questo discorso, per me molto interessante, ponendo sul tavolo un' altra questione.
Abbiamo sinora parlato di una parte della dinamica delle onde e soprattutto degli effetti che queste provocano lungo la costa una volta che si frangono.
Quello che vorrei porre ora, è a completamento di quanto abbiamo già detto e riguarda la "forma delle onde" e di come osservando la forma possiamo capire cosa succede "là sotto":

La forma delle onde (non è farina del mio sacco ma è tratto da una ricerca universitaria trovata sul web):
le onde sono generate dall'azione del vento che spirando sulla superficie del mare ad almeno una velocità superiore a 3 Km/h (ma come detto può essere anche un lago, uno stagno ecc..) ne trasferisce parte della sua energia. Il moto ondoso interessa soltanto la parte superficiale del mare e non si fa più sentire al di sotto di una profondità P che in genere è la metà della lunghezza d'onda

onder

La sommità di un onda è chiamata cresta mentre la depressione è chiamata cavo e il dislivello tra cavo e cresta è l'altezza dell'onda; la distanza tra due creste, o due cavi, consecutivi è appunto la lunghezza d'onda. Possiamo anche stabilire il periodo che non è altro che il tempo che intercorre tra il passaggio di due creste consecutive.

Tutti questi parametri dipendono da tre fattori fondamentali: la velocità del vento, per quanto tempo il vento ha soffiato mantenendo la stessa direzione (si distinguono tra venti dominanti quelli che soffiano con maggior forza, e venti regnanti quelli che soffiano con durate più lunghe), e quanta superficie del mare è stata interessata dall'azione del vento in questione (detto fetch). In pieno oceano onde di 3-4 metri sono comuni e quando il vento cessa le onde continuano a propagarsi subendo un lento mutamento in quanto l'altezza di queste onde diminuisce lentamente e ne aumenta la "lunghezza d'onda".

Quello che mi interessa è proprio questo in presenza di due differenti mareggiate: prodotte una da venti regnanti l'altra da venti dominanti ci troviamo davanti a profili di onda probabilmente diversi. E e qua devono scattare le nostre considerazioni
Dal generale stiamo entrando nel particolare, come molti chiedevano.

Edited by hedge - 12/12/2011, 14:43
 
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lucarotolante
view post Posted on 12/12/2011, 14:54




si,interessante

sapere cosa crea la famosa "onda lunga" per esempio e da cosa è creata
 
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view post Posted on 12/12/2011, 15:18
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Hedge

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e capire cosa succede "sotto"...
 
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view post Posted on 21/12/2011, 00:14
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Hedge

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Sono testardo:
nessuno di voi ha mai letto un onda guardando la sua forma ?
Nessuno di voi è mai riuscito a capire sulla base di questa forma, se il momento in cui stiamo affrontando il mare sia fertile o meno ?
Cerchiamo canaloni, buche, finestre ma non ci siamo mai chiesti se un' onda frange in modo piuttosto che in un altro possa essere un indizio o meno di fertilità dello spot ?
Voglio avere una risposta a questa domanda.....Perdonate la mia insistenza.....
 
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lucarotolante
view post Posted on 21/12/2011, 08:13




Provo a iniziare il discorso,sarebbe comunque interessante avere qualche disegno o procurarsi qualche sequenza di scatto per capire meglio.allora possiamo dire che l'onda è alla nostra vista come una fotografia allo specchio del fondale,la sua forma ci riflette precisamente il disegno nella sua forma. Prendiamo le onde più semplici,treni regolari paralleli a riva. L'onda frange quando si trova su un fondale pari alla metà della sua altezza.con fondale uniforme che degrada senza scalini potremo vedere l'onda che avanzando verso riva si impenna quando la sua altezza è pari alla profondità d'acqua sotto di se,comincia a schiumare dal suo centro e avanzando la schiuma si trasmette verso gli estremi,per finire di rovesciarsi quando sotto di se ha un fondale pari o inferiore alla sua metà.va detto che esistono diverse velocità {periodo d'onda},facendo un esempio più pratico :onda di 2 metri,frange a 200 metri ,la sua spinta da e provoca nella rottura una forza che provoca l'onda più vicina e via così . Raga che tema sarebbe questo. . . Bene ora lavoro,a voi :)
 
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mormorina_li
view post Posted on 21/12/2011, 09:03




Continuate per favore ....
 
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stenella il ritorno
view post Posted on 21/12/2011, 09:26




onda1

onda3
 
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view post Posted on 21/12/2011, 09:35
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Non solo a parità di altezza la lunghezza dell'onda (ovvero la distanza tra cresta e cresta ) incide profondamente sul modo in cui l'onda stessa impatta il fondale.... che è quello che a noi interessa: sapere come e in che quantità il sedimento viene sollevato dal fondale e dove viene depositato.
 
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lucarotolante
view post Posted on 21/12/2011, 09:38




Sempre su onda parallela,possiamo ben notare quando a una estremità c'e un banco,secca ecc. . . La schiuma comincia da quell'estremo e l'onda può tenere la sua forza e altezza per una porzione,questa è un altra forma. Poi quando invece trova un banco o uno scalino l'onda si frantuma d'impatto,si impenna e schizza senza rovesciarsi. . . Ma capovolgendosi su se stessa,e questa è un altra forma. Questi segnali,ci fanno capire dove mettere l'esca e se il nostro occhio è clinico,possiamo notare le diverse forme nel tempo che non è altro che il cambiamento del disegno del fondale.
 
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lucarotolante
view post Posted on 26/3/2012, 15:27




Resuscito questa tremendamente bella discussione,con piero ne parlavamo su un altro 3d,così qua siamo in tema e magari riparte questo bel discorso.
 
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74 replies since 21/10/2011, 14:01   1531 views
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