I Travi del Surfcasting: SHORT ROVESCIATO & SHORT BASSO

Nel surfcasting la scelta di determinati travi e terminali non e' una mera opinione personale ne' una scelta di gusto ma.... e' il mare che comanda ed a noi surfcaster non rimane che adattarci ad esso , osservarlo, comprenderlo e utilizzare la giusta paratura che permetta una corretta azione di pesca.

Short rovesciato & Short basso

Viene solitamente definito "trave da ricerca".

La sua lunghezza può variare da 60cm ad un massimo di 1,10 mt.

E' composto da uno snodo ( stop-perlina-girella-perlina-stop)



a cui verra' legato il terminale di lunghezza compresa tra 50cm ed 1,00 mt.

Se lo snodo sara' applicato sotto il capotrave superiore avremo lo Short rovesciato, se viceversa lo snodo verra' applicato in corrispondenza dell'attacco piombo (ad una distanza di circa 10 cm) avremo lo Short basso.

Nel caso dello short rovesciato (attacco alto) è fondamentale posizionare lo snodo in modo tale che l'amo, in battuta, sia ad una distanza di circa 10 cm dal piombo

Il diametro del terminale, sempre riferendoci a condizioni meteomarine da Surfcasting, sara' compreso tra lo 0,28 e lo 0,50

Indicato in situazione di medio-alta turbolenza, si fa apprezzare per le buone doti di mobilità e tenuta ai grovigli; è adatto alla ricerca di quasi tutte le prede canoniche del surfcasting, dal sarago alla spigola all' orata, senza escludere le mormore e le ombrine in fase di scaduta.

Short clippato

Trave in voga tra gli appassionati surfcaster che amano adottare lanci arealizzati.

Edited by hedge - 21/10/2011, 11:12

Premessa:
Da Novembre a domenica scorsa, ho dedicato l'80% delle mie uscite alle orate in condizioni di surf. L'annata particolare per evoluzione meteo ha permesso un ottimo riscontro, ed è ora di tirare le somme e riflettere su alcune cosucce. Una quasi costante è stata la distanza operativa richiesta, sempre importante. In condizioni di vero surf, solo lo short rovesciato di 80 cm riusciva nell'impresa. Purtroppo ho riscontrato una percentuale di non allamate eccessiva. Le esche tenere non mentivano, zero granchi e pochissima mangianza di pescettame se tornava esplosa erano loro. Inoltre su questo trave Tutte allamate esterne, o a fil di labbro o nell'angolo della bocca. Ben altra musica in condizioni più soft e distanze operative inferiori, dove il lungo braccio non è messo in discussione alcuna.
E stamattina, mi viene in mente di provare a portare lo short alla lunghezza limite del long Arm ovvero 1.5m. Ovviamente sempre nella configurazione clippata dietro il piombo. Forse se ne parlera per la prossima stagione per provarlo, ma ne possiamo comunque parlare......

Ottime considerazioni,ma ti sei mai chiesto perché in condizioni di vero surf le allamate erano poche ed in condizioni di calma avevi più soddisfazioni (il lungo braccio non è messo in discussione)?

Ovvio, perchè con il LA ingoiano...........

Sono un fissato estimatore ed utilizzo spesso e volentieri il long arm, ma e' il mare che comanda e bisogna in tutti i modi rimanere correttamente in pesca.
Il punto fermo e' "zero garbugli e braccioli distesi"... meglio un bracciolo corto che lavora correttamente che un lungo che lavora male.
Le allamate esterne fanno parte del gioco preferendo toccate ed allamate/slamate esterne anziche' il silenzio.

"zero garbugli e braccioli distesi"

Condivido in toto, è un must anche per me.
Mi è tornato in mente il pezzotto domiziano di pugnax (i veterani se lo ricorderanno), uno sshort alto con il crimp superiore posto vicino al capocorda. Ma credo serve solo per la mobilità e non per facilitare le allamate.
Oppure usare i circle, che a dire il vero odio un pochino.

parlando di garbugli, in codzioni di surf vero, è da menzionare anche l'esca e il suo volume.
l'abbinamento migliore è terminale lungo ed esca meno voluminosa?

IL SURF canonico ha in se' notevoli differenze, a mio avviso non esiste un'unica condizione, potremo trovare turbolenza, laterale , frontale o situazioni di piu' o meno stallo (buca)

Quindi come al solito e' il mare che comanda e noi dobbiamo ascoltarlo ed adattarci ad esso.

Un'esca voluminosa contro un'esca piccola ? ... nn saprei dirlo a priori... meglio fare alcune prove e scegliere il trave ed il terminale che lavorano meglio.

Niente problemi per gli inneschi. Niente problemi garbugli, si sceglie il trave in funzione della turbolenza a cui destinarlo.
Io ho chiesto una soluzione alla eccessiva sensibilità dello short con le orate, almeno fino a quando il mare o il settore non mi permettono il LA.

anche io lo uso molto, specie quello rovesciato,invece in caso di scaduta o il long arm o anche il bi-amo con braccioli da 60 a 80 cm. posti a circa 7-8 cm dei capi del trave...

coe detto da nicola è il mare che comanda e in base a lui io scelgo cosa fare e mettere ....bisogna fare delle prove a mare stesso io ho preso l'abitudine di tirare un pezzo di legno pre vedere subito la corrente dove va poi l'esca come sapete uso solo nseppia o cannolo però abbiammo capito che si deve legare o rassodare BENE e non lasciarla larga o lunga fa effetto elica anche se non raccolgo ....queste sono le mie esperienze ...........